Frutto di una bellissima iniziativa promossa dal garante per l'infanzia e l'adolescenza, è nata pochi giorni fa la Carta dei Diritti per i figli dei genitori separati.
Che cos'è?
Un decalogo che accende i riflettori sulla priorità del benessere dei figli durante la crisi della coppia genitoriale, concentrandosi sulla centralità dell'ascolto e sull'attenzione da parte degli adulti affinché la natura e la qualità degli affetti dei figli rimangano immutati nel nuovo assetto che assume la famiglia.
Vediamo insieme i dieci diritti fondamentali dei figli e il loro significato.
I figli hanno il diritto di continuare ad amare ed essere amati da entrambi i genitori e di mantenere i loro affetti
Anche se può sembrare banale, non lo è. Il fatto di vivere in due case o, talvolta, in città diverse non deve essere motivo di un allentamento dei rapporti e dell'intimità tra genitori e figli, e tra i figli e tutta la rete sociale connessa a ciascun genitore. Sarà compito degli adulti, infatti, creare le condizioni affinché i figli frequentino gli stessi affetti di prima e mantenere intorno a loro lo stesso amore, valorizzando il tempo a disposizione.
I figli hanno il diritto di continuare ad essere figli e di vivere la loro età
Questo diritto è particolarmente importante. Dal momento che ciò che più di tutto rende sereno un figlio è vedere i genitori felici, nel momento di crisi della coppia ai figli verrà spontaneo fare molta attenzione allo stato emotivo dei genitori e tamponare i loro momenti di difficoltà. Sarà compito degli adulti prendersi cura autonomamente del loro benessere psicologico ed emotivo, senza appoggiarsi ai figli per avere supporto o consolazione e senza attribuire ai figli il ruolo di "nuovi coniugi": i figli devono rimanere figli e devono poter vivere la loro età, mentre gli adulti chiederanno supporto ad altri adulti.
I figli hanno il diritto di essere informati e aiutati a comprendere la separazione dei genitori
Spetta ai genitori decidere insieme ed in separata sede come comunicare la notizia della separazione, quali parole utilizzare per spiegare la situazione in modo rassicurante e tranquillizzare i figli sui cambiamenti che ne conseguiranno. Una crisi di coppia riguarda il rapporto tra i due adulti e non deve mettere in discussione il rapporto tra genitori e figli, per questo motivo può e deve essere spiegato ai figli cosa cambierà tra gli adulti e tutto ciò che invece non cambierà nella loro genitorialità.
I figli hanno il diritto di essere ascoltati e di esprimere i loro sentimenti
Appena ricevuta la notizia, ai figli mancherà un po' la terra sotto ai piedi di fronte al cambiamento imminente: è loro diritto poter esprimere ai genitori tutti i loro sentimenti, dalla rabbia, alla paura e alla tristezza, e spetta ai genitori essere in grado di ascoltare tutte queste emozioni e saper dare loro un senso, la giusta accoglienza e rassicurazione. Non bisogna, al contrario, minimizzare o mostrarsi più fragili dei figli: ancora una volta, gli adulti devono fare i genitori e viceversa.
I figli hanno il diritto di non subire pressioni da parte dei genitori e dei parenti
L'amore non si deve mercanteggiare: i figli hanno il diritto che nessuno chieda loro di scegliere a quale ramo (paterno o materno) della famiglia vogliano più bene o debbano la loro lealtà. Ad ogni membro della famiglia, dai genitori ai nonni, spetta il dovere di favorire la circolazione di quanto più amore possibile intorno ai ragazzi, impegnandosi per contenere le personali recriminazioni verso l'altro ramo familiare. Ai figli deve essere spiegato che non devono la loro lealtà a nessuno più che a un altro, e che possono amare e lasciarsi amare da tutti.
I figli hanno il diritto che le scelte che li riguardano siano condivise da entrambi i genitori
Uno degli aspetti più difficili da accettare per gli adulti coinvolti in litigi privati è che, anche se smettono di essere una coppia, non smetteranno mai di essere genitori degli stessi figli. La genitorialità condivisa è un dato di fatto che non si modificherà cambiando casa o città, e i figli hanno il diritto che i loro genitori si comportino di conseguenza: ogni figlio, infatti, ha il diritto di percepire che ognuno dei suoi genitori sia coinvolto in egual misura nella sua crescita, nonostante questo sia spesso difficile da accettare soprattutto per il genitore che si sente più presente.
I figli hanno il diritto di non essere coinvolti nei conflitti tra genitori
Questo diritto si combina con il diritto di rimanere figli e con il diritto di non vivere conflitti di lealtà: le questioni dolorose che riguardano la coppia, per quanto spiacevoli, devono rimanere nei confini della coppia. Sta agli adulti non litigare in presenza dei figli e non chiedere mai - né con le parole né con i comportamenti - che un figlio dia ragione o più affetto ad uno dei due genitori.
I figli hanno il diritto al rispetto dei loro tempi
Questo punto si rifà al diritto dei figli di essere ascoltati dai loro genitori; è bene che gli adulti tengano conto delle emozioni e dei bisogni dei figli, tuttavia questo non significa che ogni adulto non debba fare del suo meglio per incentivare un buon rapporto tra il proprio figlio e l'altro genitore: ad esempio, se un figlio ha percepito che il papà non sta molto simpatico alla mamma e per lealtà non ha molta voglia di frequentarlo, spetta ai genitori lavorare su se stessi per mettere da parte le antipatie personali affinché il figlio si senta libero di continuare a costruire un rapporto appagante con entrambi i suoi genitori.
I figli hanno il diritto di essere preservati dalle questioni economiche
Sulla linea del diritto riguardante i conflitti di coppia, un figlio ha il diritto di poter pensare di essere profondamente amato da ognuno dei suoi genitori: di conseguenza, ogni genitore ha il dovere di non minare questo pensiero nei figli informandoli su quanti soldi ha messo l'altro, mettendo sullo stesso piano denaro ed affetto. Le questioni economiche è bene che vengano chiarite, ma strettamente tra gli adulti.
I figli hanno il diritto di ricevere spiegazioni sulle decisioni che li riguardano
Se i genitori di ragazzi minorenni devono prendersi la responsabilità di ciò che riguarda i figli, è altrettanto importante che i figli vengano comunque resi partecipi delle decisioni che li riguardano, in modo che abbiano l'opportunità di esprimere la propria opinione e che i genitori possano riflettere su come tenerne conto.
Il rispetto di questi diritti è un fattore decisivo per far sì che la crisi di coppia non si trasformi in una crisi familiare e in un motivo di sofferenza per i ragazzi, che devono invece essere aiutati da genitori e parenti a capire che una famiglia dopo una crisi di coppia è una famiglia che cambia assetto (e che magari introdurrà in futuro nuove persone come nuovi coniugi e nuovi fratelli) rimanendo una famiglia a tutti gli effetti: una famiglia che li accudisce e li ama.
di Ludovica Villani
Psicologa
3703430418
dr.ssa.villaniludovica@gmail.com
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